La grammatica e la politica

“La passeggiata”

5/8/2010

La politica in questo paese è ormai inesorabilmente forgiata sul berlusconismo tanto a destra quanto a sinistra. Non vive di progetti, di verifica e di confronto fra quello che si è detto e quello che si è fatto, perchè, anche se è impopolare, è onesto dirlo, i cittadini non premiano la coerenza. Tant’è che quando ci si rende conto che i percorsi tortuosi della politica, fatta di compromessi e di interessi personali, di cui sono portatori i gruppi di pressione  che si aggirano nelle istituzioni come avvoltoi, non ti consentono di rispettare la parola data e ti inducono alle dimissioni, queste vengono trasformate da alcuni facinorosi da atto di lealtà verso i propri elettori, in gesto politicamente censurabile. In questi casi i politicanti si chiudono a riccio, perché non sia mai che passi il buon esempio.

In Italia la classe politica tutta intera, quando rari casi di questo genere si verificano, fa quadrato. Le dimissioni frutto della libera scelta, della coerenza, sono atti estranei al codice della politica italiana. Invece la politica si spertica in commossi attestati di solidarietà nei casi, sospetti o accertati, che hanno rilevanza ai sensi del codice penale. Quando questo accade, si parla di gesto di responsabilità verso le istituzioni (sic!). La politica di oggi vive di improvvisazioni, di sondaggi, del “dire al popolo quello che il popolo vuol sentirsi dire”. Poco importa se la bandiera dietro la quale vengono dette queste cose non è sempre la stessa.

Ma veniamo a noi. In questi giorni c’è stato ad Alliste un subbuglio per la “Passeggiata” che congiunge due località della Marina di Alliste: politici e amministratori comunali e provinciali di ieri e di oggi ne hanno rivendicano la paternità. C’è stato chi sulla "Passeggiata" ha fatto passerella con tanto di autorità provinciali e c'è stato chi ha lamentato il mancato invito all’inaugurazione. Così  giù manifesti, dichiarazioni sui giornali, questi ultimi sempre pronti a far da grancassa al gossip politico, quando c’è un po’ di “sangue” da offrire in pasto ai propri lettori.

Non è nostra intenzione entrare nel merito dell’opera, sulla quale pesa l’assordante silenzio delle sedicenti Associazioni Ambientaliste, non per “l’opera” in se, ma per lo sventramento operato sulla natura. Su questo dobbiamo solo aspettare che questa faccia il proprio corso.

Tuttavia quello che più ha colpito il Gruppo consigliare del Comune di Alliste di Sinistra Ecologia e Libertà non è stato il mancato invito all’inaugurazione, ma il manifesto dell’onorevole Ria. L’onorevole Ria, ha bacchettato, in maniera anche meritata possiamo dire, il sindaco di Alliste e consigliere provinciale e, delibere alla mano, ha dimostrato che, in considerazione dei tempi tecnici della politica e della collegata burocrazia, l’opera è da ascrivere a ben altre amministrazioni provinciali e comunali e che l’attuale amministrazione allistina se l’è trovata fra le braccia come una pera matura caduta dall’albero.

Ma, onorevole Ria, ci corre l’obbligo di dire che era appena il giugno del 2009 quando tu, onorevole, con tanto di auto blu e al seguito del ministro Fitto, sfrecciavi per le strade di Alliste con il sindaco, candidato alla carica di consigliere provinciale e con lui hai fatto più di una “passeggiata” per le strade di questo paese. Oggi, onorevole Ria,  concludi il tuo manifesto dicendo che il sindaco di Alliste, visto che è consigliere provinciale, almeno avrebbe dovuto leggere la delibera della giunta provinciale prima di attribuirsi tutti i meriti della “Passeggiata”, intesa come soggetto. Eppure quando, durante le elezioni provinciali, facevi la passeggiata, intesa come complemento, hai chiaramente indicato agli elettori allistini che il sindaco di Alliste sarebbe stato un ottimo consigliere provinciale.

Insomma, come dire, più che una questione politica è una questione di grammatica.

Sicuramente all’onorevole Ria, già DC, già Margherita, già PD, già semi PDL, ed ora UDC, che è un politico accorto, non sarà sfuggito il servizio della TV che dice che gli italiani di grammatica non né capiscono proprio nulla!!!