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Giustizia Secondo la Corte di Giustizia Internazionale le deportazioni e la riduzione in schiavitù (condanna ai lavori forzati) operate dai nazisti in Italia durante l'occupazione, con la complicità del "patriota" Mussolini non sono perseguibili dai tribunali italiani perché sono atti "iure imperii" Immunità degli Stati e gravi violazioni dei diritti umani Luigi Crespino 5/10/2022 La certezza del diritto esiste se i cittadini, al di là della condizione soggettiva, sentono (o sono educate a comprendere) che il diritto difende la parte che ha subito un torto o la parte più debole. Ottenere giustizia per le vittime è un diritto umano che lo Stato-comunità deve sentire come necessità urgente da imporre allo Stato-apparato; al contrario cercare i mezzi “per farla franca”, magari manipolando anche le leggi, quando si è carnefici dovrebbe essere oggetto di pubblica riprovazione. Nella vita (qualsiasi siano le circostanze) saremo ora vittime ora carnefici (anche in senso lato), perciò attenersi alle regole conviene a tutti. (Leggi tutto) Politica Sarà per non perdere la propria autostima che si scambia come Nelson Mandela un volgare arrampicatore sociale Dalla “sindrome di Stoccolma” all’allucinazione da acido lisergico. 07/10/2021 I social, fra i mille difetti, hanno il pregio di far capire in quale mondo si vive. Ciò perché ognuno, tramite questi strumenti, fa la sua analisi su qualsiasi argomento. Non importa quanto complesso esso sia o quanto studio necessiterebbe prima di sparare bordate assertive. Ma è sulla politica in generale, e sulle elezioni in particolare, che i social ci offrono il materiale più prelibato. Prima che Zuckerberg liberasse, attraverso la sua piattaforma, il Charles Wright Mills che è in noi, le analisi elettorali riguardavano solo quei centri che erano degni di essere commentati in TV, e, per esempio, sapevamo tutto su un politico di Milano e quale fosse il “mood” dell’elettorato che lo aveva prescelto, mentre nulla sapevamo su come si fosse formato il consenso o il dissenso sulla classe politica del nostro paesino. Oggi, proprio grazie ai FB, si ha la possibilità di capire come si forma il pensiero collettivo anche nelle realtà più periferiche (cioè quelle che, con un’espressione più colorita, si possono definire il “buco del c… del mondo”) che, però, sommati formano il paese intero. Ed è molto interessante. (Leggi tutto) Economia da pandemia Dalla salute come costo alla salute come fattore della produzione 10/06/2021 D’improvviso, tutti gli stati del “primo mondo” sono preoccupati della nostra salute sino a somministrarci gratuitamente il vaccino. Pur volendo non puoi comprarlo, scegliendo quale somministrarti: gli stati, compreso quello italiano, sono monopolisti nell’acquisto e nella somministrazione. E non è una questione di equità fra ricchi e poveri: è evitare che la gente che non se lo può comprare rifiuti quello che passa il convento, tanto al di là di quello che dicono, chissà Draghi o la Merkell quale vaccino si sono inoculati, mica stavate nella siringa! (Leggi tutto) Economia Ex Ilva, reagire con un progetto che coniughi sviluppo e saluteAlfiero Grandi 08/06/2021 (da Jobnews.it) Il direttore del quotidiano Domani, Stefano Feltri, si è chiesto che senso abbia continuare ad investire denaro e salute per tenere aperta l’Ilva di Taranto. Domanda drastica che obbliga a risposte altrettanto nette. Tenere aperta l’Ilva di Taranto è in larga misura la cartina di tornasole della capacità (o dell’incapacità) della ripresa economica dell’Italia di arrivare a coniugare salute, compresa quella di chi lavora negli stabilimenti, livelli di occupazione e sviluppo economico di qualità. La prima risposta a Feltri è che rinunciare alla produzione di acciaio sarebbe l’indice di un grave fallimento delle politiche pubbliche italiane, con conseguenze pesantissime, i concorrenti internazionali non aspettano di meglio che ottenere le quote di mercato gratis. Sarebbe del resto improponibile mantenere aperto uno stabilimento nemico della salute delle persone e del territorio, continuando a tenere aperta una ferita drammatica che la sentenza del tribunale di Taranto costringe ad affrontare. (Leggi tutto)
Economia Le riforme strutturali da dove vengono e dove vanno Svenduti agli strozzini con uno scambio di lettere 06/06/2021 La consegna dell’Italia agli strozzini (altrimenti detti mercati) ha una data e dei personaggi precisi. Aldo Moro (uno che ne capiva di sovranità) era già stato reso inoffensivo qualche anno prima, così il 12 febbraio 1981 Nino Andreatta (Ministro del Tesoro DC) detta alla sua segretaria una lettera che lei dattiloscrive sicuramente su una qualche Olivetti. “Caro Governatore, ho da tempo maturato l’opinione che molti problemi di gestione della politica monetaria siano resi acuti da un’insufficiente autonomia della Banca d’Italia nei confronti delle esigenze di finanziamento del Tesoro” La missiva continua ad arzigogolare per tre pagine ed in buona sostanza dice: “Io, ministro del Tesoro, se vedo lì il barattolo(Leggi tutto) Economia E se pagassimo il debito? Il rapporto del governo segreto October 20, 2011 David Kestenbaum La falsa rappresentazione del debito pubblico 02/06/2021 Prendendo in considerazione uno Stato che non ha stupidamente e colpevolmente rinunciato alla sovranità monetaria, la destra usa l'arma del debito pubblico per tenere sotto scacco e in stato di schiavitù milioni di persone, anche nelle regioni più sviluppate del mondo, come gli Stati Uniti, per esempio. Le destre, quasi che l'economia non fosse economia politica, cioè una scienza sociale, ma una scienza maturale, detta economics, economia e basta, tirano fuori risultati di formule matematiche a dimostrazione delle teorie economiche, come T.Q.M (teoria quantitativa della moneta) o N.A.I.R.U. (non-accelerating inflaction rate of unemployment), il tutto condito dalla intuitiva considerazione, comprensibile anche alla "casalinga di Voghera", che il bilancio dello Stato è come quello di una famiglia. ( Leggi tutto)Economia Quando la contabilità diventa una camicia di forza usata nel manicomio neoliberista 26/5/2021 “I limiti tecnici e finanziari che si suppone siano imposti dal deficit del bilancio federale e dal debito federale [degli USA] sono vestigia della moneta merce. L’attuale sistema di moneta fiat non è soggetto a tali restrizioni. Il concetto di limite finanziario al livello della spesa federale non tassata (creazione di moneta/spesa in deficit) è errato. I precedenti vincoli imposti dal regime di standard aureo non sono più in vigore dal 1971.” Così Warren B. Mosler del Connecticut (USA), classe 1949, già gestore di Hedge Fund. Tra le sue frequentazioni l’economista James Kenneth Galbraith, figlio di John, e Stephanie Kelton, docente universitaria di economia, che, su indicazione Bernie Sanders, è stata anche consulente economica della commissione bilancio del Senato degli Stati Uniti, (Leggi tutto) Politica Nodi e contraddizioni del PNRR stanno per venire al pettine Alfiero Grandi 25/05/2021 (da Jobnews.it) Le dichiarazioni di Draghi, quando ha chiesto la fiducia in parlamento, sulla transizione ecologica sono state impegnative, ha citato il papa e si è rivolto ai giovani. Presto arriveranno i nodi da sciogliere e l’apertura di credito potrebbe rovesciarsi nella delusione. Un nodo da sciogliere particolarmente impegnativo riguarda la scelta di produrre energia con fonti rinnovabili, fotovoltaico, eolico, accumuli di varia natura e di fare scelte sulla rete ferroviaria, sui veicoli a trazione elettrica, sulla produzione e la distribuzione di idrogeno, da cui discendono il ruolo indispensabile dello Stato e richiedono la ridefinizione del perimetro dei suoi interventi e una visione strategica. Già il testo del PNRR, nella versione inviata a Bruxelles, lascia trasparire ambiguità e perfino la possibilità di soluzioni opposte, lasciando l’impressione che avere ragione delle resistenze conservatrici dei potentati economici del nostro paese non sarà semplice e il governo finora non ha dato prove certe di volerlo fare. (Leggi tutto) |
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