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Alliste
Comune di Alliste. Ripetere la falsità per farla diventare veritàDisastro ambientale e disastro economico: due facce di una stessa politica 01/12/2012 Riportiamo il prospetto dei mutui contratti dal Comune di Alliste dall’instaurazione della Giunta Renna nel corso del primo mandato, giugno 2006 – aprile 2011, e le relative opere finanziate con questi debiti:
Tra questi debiti, di esclusiva competenza della programmazione dei lavori pubblici della Giunta Renna, spiccano alcune cifre sprecate (per la collettività) che finanziano opere inutili (per la collettività). Spiccano, come ognuno può vedere, opere che non avevano alcuna urgenza, o comunque erano secondarie rispetto alle vere urgenze di questo Comune: Spiccano opere annunciate con frastuono di grancassa e poi arenatesi miseramente in contenziosi legali di cui nessuno parla, perché non si disturba il manovratore, perché il manovratore non ama essere contraddetto. Il manovratore ama i soliloqui, piazze di folle osannanti che sghignazzano e applaudono ad ogni insulto sputato in faccia agli avversari, ora definiti soldati, ora definiti scolaretti, ciò che porta, di filato, a considerare gli amministrati dei sudditi. Sudditi e stupidi egli ci considera. Non sono asserzioni gratuite ma quanto emerge dalla lettura della Gazzetta del Mezzogiorno (inserto Gazzetta di Lecce) del 14 novembre 2012. Quattordici giorni dopo il disastro di quella che, correttamente per noi Italiani, di accertata fede cattolica, sarebbe la notte di Tutti i Santi, ma che egli ama definire la notte di Halloween, è intervenuto su detto giornale e, nel manifestare solidarietà ai cittadini alluvionati, il che, stando al prospetto dei mutui sopra riportati, lungi dall’essere un atto di condivisione sembra uno sberleffo, ha attribuito la mancata realizzazione di opere di fogna bianca alla mancata erogazione di ben 2milioni di euro bloccati in Regione Puglia per il “Patto di stabilità”. Ma chi lo ha detto che i soldi per la realizzazione della fogna bianca (cioè le condotte che consentono all’acqua piovana di non entrare in casa dei cittadini), che sono considerate opere di urbanizzazione primaria, devono essere finanziate da fondi regionali/comunitari? Una fetta di territorio quando viene urbanizzata non deve prevedere già a monte la realizzazione di queste opere? Che fine hanno fatto e/o fanno i soldi che i cittadini pagano per gli oneri di urbanizzazione (meglio conosciuta come “Bucalossi”)? È vero che la legge consente di distrarre il 50% di quei fondi per spese correnti, per esempio “contributi a presepi”, “luminare natalizie”, “Premi Kallistos”, indennità di fine mandato al sindaco e via discorrendo, ma la legge non “obbliga” a sperperare quei soldi e il buon amministratore non dovrebbe impadronirsene per spese futili, inutili, clientelari come pagare fantomatici volontari del randagismo (cui vengono rimborsate, oltre alla benzina, anche spese telefoniche: ma a chi telefonano questi “volontari”, ai cani?). I cittadini che pagano la “Bucalossi” vorrebbero avere fogne bianche e nere, acquedotto, marciapiedi, pubblica illuminazione, denominazione delle strade, numeri civici, cioè servizi. Con la furbesca dichiarazione fatta sul giornale che i soldi per la fogna bianca sono fermi in Regione, Renna ha trasmesso l’idea che loro volevano farla, ma l’inefficienza di altri non glielo ha consentito. Nessun “mea culpa” per l’indebitamento, in soli tre anni, per ben 5,7milioni per opere in gran parte assolutamente non necessarie. Ha taciuto anche la circostanza che l’unico troncone di fogna bianca potenziato, quello di via Felline e via Antonaci, alla prova dei fatti non ha retto! Ma a parte tutto ciò, quanto egli dice, circa il blocco dei fondi in Regione per il patto di stabilità non risulta vero. In Regione Puglia risulta una graduatoria in cui il Comune di Alliste è al 192° posto e i progetti sono stati finanziati fino al 160°. Quindi nessun blocco di somme riguarda il Comune di Alliste, ma è l’errata idea che egli trasmette che la colpa è sempre di altri, quando invece si sono, scientificamente, preferite opere tanto appariscenti quanto inutili e con ampi margini di manovrabilità rispetto alle maestranze. Sudditi e stupidi egli ci considera. Per il disastro ambientale, conseguenza del disastro economico, il sindaco invoca il destino cinico e baro. Sempre nello stesso articolo l’ineffabile sindaco di Alliste si produce in una esilarante dichiarazione sulla quantità di pioggia caduta. “Nella notte di Halloween sono caduti 105 millimetri di pioggia, un sesto di quella stagionale…” e poi è anche un po’ menagramo “…e siamo ancora agli inizi”. Il dovere del contraddittorio, ma anche quello di cronaca, avrebbe preteso che gli si domandasse: “Ma, signor sindaco, ha idea di quanti sono 105 millimetri di pioggia e per di più verificatisi in mezzora?”. Le statistiche ci dicono che in media nel leccese le piogge, nelle annate piovose, si attestano intorno ai 630 millimetri, ma che nell’area gallipolina non superano in 400 millimetri. Per nostra fortuna siamo qui a scrivere, voi siete a leggere perché in quella mezzora sono caduti meno di un terzo dei millimetri di pioggia dichiarati dal sindaco, certo una cifra, ma che un normale sistema di raccolta di acque piovane avrebbe smaltito. Come il sindaco Alemanno di Roma non aveva capito che 35 millimetri di acqua tradotti in neve portano una nevicata di 35 centimetri, il sindaco Renna di Alliste, suo amico di partito, nonostante le sviolinate a Vendola prodotte in ogni consiglio comunale (forse in prospettiva di una candidatura col centro-sinistra alle prossime Regionali) non sa che 10 millimetri di acqua piovana corrispondono a 10 litri di acqua su un metro quadrato e, se tanto mi dà tanto, 105 millimetri avrebbero seminato non solo costosi danni materiali, ma ucciso per annegamento la gran parte degli allistini.
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