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Alliste Consiglio comunale di Alliste La Consigliera comunale di S.E.L. Manuela Coi risponde al Dr. Giuliano Ciriolo Sull'ultimo numero di "Progetto salento", giornale con sede a Felline, in risposta ad una lettera, il direttore del periodico ha chiesto un "passo indietro" alla nostra consigliera. Il cittadino denuncia le inefficienze della maggioranza, ma il direttore (chissà perchè!) chiede le dimissioni della capogruppo dell'opposizione. 04/1/2013
Egr Direttore, la ringrazio per avermi definita DONNA CORAGGIO, ma credo che siano altre le donne che meritano di essere definite in questo modo, ad esempio quelle che combattono le mafie ogni giorno, a meno che lei non abbia fondati motivi per usare una così forte espressione. In questo caso dovremmo, e dovrei, cominciare a preoccuparmi! Mi sorprende il fatto che ancora si insista su questo “dualismo” tra Alliste e Felline perchè, in questo mondo senza frontiere, pensare in questi termini non solo è antiquato ma è, soprattutto, infantile. Dire che non ci sono rappresentanti della frazione, intendendo dire che di Felline non si interessa nessuno, è sbagliato: i Consiglieri del Comune di Alliste (formato da Alliste, da Felline e dalla Marina), siano essi di maggioranza che di minoranza, sono lì (o dovrebbero essere li) per rappresentare l’INTERA e UNICA Comunità. Per questo io, pur essendo all’opposizione, anzi proprio perché sono all’opposizione e con i mezzi (quasi nessuno, per legge) che ha l’opposizione, mi preoccupo che siano prese in considerazione le istanze dell’intera comunità, perché ritengo di appartenere a quella intera e unica Comunità che forma il Comune dove sono nata. Il suo lettore lamentava l’assenza dei consiglieri di maggioranza di Felline (quasi appartenessero ad un altro Comune o a una colonia). So che essi vivono e lavorano sul territorio (qualcuno per legge!!!), quindi sono (teoricamente) a contatto con la gente e le problematiche del territorio giornalmente. Loro non fanno nulla? Se così è, perché lei fa ricadere su di me tutte le responsabilità delle inefficienze di altri? Quale obiettivo persegue quando (per quello che scrive il suo lettore) lei chiede le mie dimissioni (il famoso passo indietro, che è tanto di moda)? Perché sto impedendo, come lei dice, la costruzione di un’alternativa a questa maggioranza? Quando dice questo, a cosa pensa? e, soprattutto, a chi pensa? Io lavoro fuori dai confini di quello che somiglia ad un “cerchio magico”, perché non ho mai tentato di entrare nelle grazie di questo o quel politico, ma questo per lei è una colpa che va punita con un “passo indietro”, il mio! Dunque, non può fare politica chi non la fa per “essere avvicinato a casa”. Quindi lei mi suggerisce di seguire l’esempio di altri? Io, invece, le posso tranquillamente dire che in questi mesi, oltre al mio impegno in consiglio, mi sono fatta carico di diverse problematiche che ho cercato risolvere! Continuerò, egregio Direttore, a tener fede al mio impegno di consigliere. Chi ha bisogno di me sa come contattarmi, e molti, le posso assicurare, già lo fanno! Come le ho già detto all’inizio, non voglio essere definita DONNA CORAGGIO, perché questo onore deve essere riconosciuto ad altre donne e la invito, per questo, a non fare del facile sarcasmo, come so che lei, invece, voleva fare, le dico anche che non mi piace essere definita SERVA!!! Non le sembra questo un motivo sufficiente per fare “un passo avanti”, piuttosto che “uno indietro”? Cerchiamo, perciò, di essere meno chiusi e più liberi nel pensare, caro Direttore!!! Manuela Coi |
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