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Quanto è costata la rinegoziazione dei mutui, spostando la scadenza al 30 giugno 2040?

Perché il sindaco uscente e il candidato sindaco di "Progetto città" non ve lo dicono?

Invece di 2.668.382,91 di Euro di interessi, pagheremo 4.091.028,96 di Euro,

cioè 1.422.646,05 Euro in più.

 26/5/2016

 

La delibera è la nr. 22 del Consiglio comunale del18 novembre 2015. Potete leggerla qui

In una delibera, che allunga la vita media dei portafoglio mutui di oltre sette anni che, a quella data, ammonta a 6.704.547,16 Euro, vi è solo un intervento, quello del sindaco ed è questo:

 

 COMUNE DI ALLISTE

CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 NOVEMBRE 2015

 PUNTO 2 O.D.G.

 Rinegoziazione mutui con Cassa Depositi e Prestiti SpA - Anno 2015

 PRESIDENTE – Prego, Sindaco. 

 SINDACO – Questa è la delibera con la quale andiamo a rinegoziare i mutui  con la Cassa Depositi e Prestiti. Con la Legge 190 del 2014 lo Stato ha dato una serie di disposizioni che servono anche a far fronte a tutte le questioni della minore entrata, dei minori trasferimenti statali da parte dello Stato ai Comuni e agli enti locali. E quindi nel pacchetto legislativo con il quale ha previsto l’utilizzazione di spesa per scuola e altre questioni importanti per la sopravvivenza degli enti, ha previsto anche la possibilità di rinegoziare i mutui con tassi agevolati.  Questo permetterà al Comune di avere un’economia di spesa annua intorno ai 157 mila euro. 

Per cui credo che è una disposizione di Legge della quale anche altri Enti, altri Comuni, Province, Regioni hanno fatto uso, e quindi riteniamo di poterla adottare anche per far fronte a quelle che sono i minori trasferimenti da parte dello Stato. 

 PRESIDENTE – Ci sono interventi in merito? 

Favorevoli? 

 VOTAZIONE: FAVOREVOLI -7; ASTENUTI – 1 FERSINI

  PRESIDENTE – Si vota per l’immediata eseguibilità. Favorevoli? 

 VOTAZIONE: FAVOREVOLI -7 - ASTENUTI – 1 FERSINI

 Verbale redatto da:    Scripta Manent s.n.c. di Carratta A. & Maffei A. – GALATINA

 

 

L' argomento che, normalmente, avrebbe richiesto almeno una decina di ore di discussione, si tiene in una seduta lampo, si tratta di un record mondiale. A occhio e croce, la trattazione sarà durata trenta secondi. Magari, per esempio, l'unico astenuto avrebbe potuto motivare la sua astensione, perché non dava voto contrario e perché non era favorevole.

Dunque, il sindaco dichiara in consiglio comunale che l'allungamento della scadenza dei mutui sino al 2040 si rende necessario per far fronte alle minore entrate che provengono dallo Stato. Però dice una cosa, che sfugge ai più, ma non ad una persona attenta: il risparmio ottenuto con l'allungamento del debito (in contropartita della mazzolata di interessi in più da pagare) sarebbe stato usato per pagare spese correnti: tipo qualche festa, tipo qualche manifesto inutile, tipo qualche lavoro inutile, tipo qualche bolletta della luce, tipo tutti i bagordi che hanno fatto per ottenere l'87% dei consensi di cui, incredibilmente, si vanta!

A parte la amena affermazione che la rinegoziazione dei mutui  è un'opportunità data dallo stato per far fronte ai minori trasferimenti,  omette di dire che il comune di Alliste è stato penalizzato con  minori trasferimenti perché punito (o meglio puniti i cittadini) perché hanno sforato il patto di stabilità (loro dissero nel 2013, ma la Corte dei conti, che beccò una posta falsa nel bilancio 2012, retrodatò lo sforamento del patto di stabilità di un anno, con annessi e connessi). Comunque davanti alla Corte dei conti, il 17 marzo del 2016 sull'argomento "rinegoziazione mutui" dirà cosa totalmente diversa e tristemente vera.

Infatti, davanti alla Corte dei conti il sindaco afferma, è scritto pagina 3 della delibera nr. 81 del 2016, pubblicata sull'Albo pretorio del Comune: "(...) il Comune di Alliste ha, altresì, proceduto a fornire vari chiarimenti in ordine al piano di rientro predisposto e approvato e alle azioni di risanamento avviate o poste in essere. Lo stesso Comune ha precisato (...) di aver aderito alla operazione di rinegoziazione di mutui proposta dalla Cassa Depositi e Prestiti (...), con minore spesa nel 2015 di euro 157.776,72 e di euro 206.000,00 a partire dal 2016; di aver ottenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti euro 240.000,00 quale anticipazione di liquidità (...)".

Se avrete la pazienza di controllare la delibera nr. 22 del consiglio comunale e quanto asserito davanti alla Corte dei conti, le cifre combaciano. Cosa cambia? Cambia che i cittadini di Alliste vengono presi in giro. Ma questo è un fatto assodato!

Allegato alla suddetta delibera nr. 22 c'è un prospetto esatto ma incompleto delle operazioni di rinegoziazione, perché mancano due moltiplicazione e di una sottrazione per renderlo comprensibile a qualche consigliere che si astiene, per esempio, oppure a qualche cittadino curioso che vorrebbe capire i segreti della finanza creativa del sindaco Renna, anche perché ha tenuto per sé la delega al bilancio. Il prospetto che elenca il portafoglio mutui allegato alla delibera lo potete leggere qui

Per chi ha il gusto di capire e che diffida, specie in politica, dei "nuovi miracoli italiani",  e prende lo tesso prospetto e si diverte a fare due moltiplicazioni e una sottrazione ottiene un risultato raccapricciante. Quello sotto è il riassunto di un film dell'orrore. La tabella completa la potete leggere qui

  Debiti per mutui al 31.12.2015

Euro 6.704.547,16

  Interessi che avremmo pagato se non ci fosse stato lo spostamento della scadenza al 2040

Euro 2.668.382,91

  Interessi che dovremo  pagare a seguito dello spostamento della  scadenza al 2040

Euro 4.091.028,96

  Importo di interessi da pagare in più

Euro 1.422.646,05

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