20 Piena occupazione E stabilità dei prezzi

Esiste un’opzione di politica fiscale molto interessante che però non viene presa in considerazione perché potrebbe avere come esito un deficit di bilancio più alto. Il Governo federale potrebbe offrire un lavoro a chiunque lo desideri a una paga fissa e lasciar fluttuare il deficit. Questo per definizione porterebbe alla piena occupazione ed eliminerebbe anche la necessità di leggi per l’indennità di disoccupazione e per il salario minimo.

Questa nuova tipologia di lavoro offerto dal settore pubblico, che potrebbe essere definita “supplementare”, opererebbe come uno stabilizzatore automatico allo stesso modo della attuale disoccupazione. Un’economia in espansione con costi del lavoro crescenti farebbe sì che i lavoratori supplementari sceglierebbero di lasciare il posto di lavoro pubblico poiché il settore privato li attirerebbe con paghe più elevate (il Governo deve consentire che questo accada e non competere con il settore privato incrementando le retribuzioni). Questa riduzione della spesa pubblica rappresenta una distorsione fiscale che determina una contrazione dell’economia. Se l’economia rallenta e i lavoratori sono licenziati dal settore privato, saranno immediatamente assunti come lavoratori pubblici supplementari. L’aumento di spesa pubblica che ne risulta costituisce invece una spinta espansionistica per l’economia. Il salario del lavoro supplementare fissato dal Governo diventa il fattore che definisce il valore della valuta, il prezzo attorno al quale evolvono i prezzi di libero mercato nel settore privato.

“Quando il Governo impone una tassa al settore privato quest’ultimo ha bisogno della moneta del Governo per poterla pagare.”

Un Governo che usa moneta fiat ha un potere di determinare i prezzi che potrebbe non comprendere. La visione convenzionale secondo cui il Governo deve tassare per recuperare il denaro da poter spendere non si applica alla valuta fiat. Poiché il settore privato ha bisogno della moneta del Governo per adempiere i propri obblighi fiscali, il Governo può letteralmente scegliere il prezzo della moneta che spende. In un’economia di mercato è sufficiente definire un solo prezzo e lasciare che il mercato determini gli altri. Ad esempio, io propongo di fissare il prezzo del lavoro pubblico supplementare.

Questa non va intesa come un’analisi completa. Serve a focalizzare il fatto che esistono opzioni fiscali che non sono prese in considerazione per paura del deficit.