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Alliste Comune di Alliste. Consuntivo 2014: il Comune di Alliste è in avanzo di 204.000 euro, anzi no è in disavanzo di 179.000 euro BENVENUTI SU SCHERZI A PARTE 28/6/2015 Abbiamo scoperto, rileggendo gli atti dell’approvazione del Bilancio Consuntivo del 2014, che Alliste, già famoso paese di conquiste e paese al quale, bontà sua, il sindaco ha dato, con giudizio insindacabile e nonostante l’avviso contrario di ben due sentenze della Corte dei Conti, la patente di comune virtuoso, è anche, da quando c’è questa maggioranza, un formidabile talent- scout. Incredibile ma vero, nella relazione al bilancio consuntivo si legge: “SINDACO: (...) L’anno scorso siamo riusciti in tempo massimo, ahimè, certamente non per colpa dell’amministrazione o del Comune, a realizzare anche, ancora una volta, a tenere fede all’appuntamento del Kallistos, Canto delle Cicale. Purtroppo si è realizzato nel mese di dicembre a causa non certamente dei nostri uffici, o della nostra determinazione, ma perché il finanziamento che, ancora una volta, siamo riusciti a cogliere da parte della Regione Puglia, (...) Una manifestazione che, tutto sommato, certamente sarebbe potuta andare meglio se l’avessimo fatta d’estate, ma che ha portato qui a Alliste e a Felline personaggi di livello nazionale: Pippo Franco, se ricordo bene, a Felline e Bianca Atzei, che poi ha partecipato a San Remo. Anzi, l’anticamera del successo di Bianca Atzei, ma che è stato anche un buon risultato anche per noi. PRESIDENTE – Diciamo che portiamo bene come Comune, Sindaco. SINDACO – C’è stata anche Emma l’anno prima che partecipasse a Amici. Siamo insomma scopritori di talenti. Quindi facciamo un appello a tutti gli artisti di venire a Alliste, perché il passaggio a Alliste porta fortuna anche a loro.” Ma se conosciamo il giudizio della Corte dei Conti, al momento, però, non è dato di sapere cosa pensano i manager e i discografici di questi personaggi su tale assunzione di merito. Ma tant’è che la loro fortuna è passata da Alliste e un giorno, quando diventeranno famosi come i Beatles, Bruno Vespa non potrà non fare il plastico di Alliste e chiedere: “Ma com’ è che lei ha avuto questa intuizione?” Perchè i posteri devono sapere! Ma torniamo alle “quisquiglie e alle pinzillacchere” delle cifre, delle quali, di solito, si discute nei Bilanci. Il bilancio consuntivo di un comune si compone di queste semplici voci (+) Incassi ricevuti nell’anno (-) Spese effettuate nell’anno (+) Crediti degli anni precedenti ancora da riscuotere (residui attivi) (-) Debiti degli anni precedenti ancora da pagare (residui passivi) Il risultato di questa somma algebrica ci dà l’Avanzo o il Disavanzo di amministrazione Leggiamo la cronaca della giornata del 30 aprile del 2015 attraverso gli atti deliberativi del Comune di Alliste. Alle ore 10,15 il consiglio comunale è chiamato ad approvare il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2014. Festosamente viene esposto un avanzo di amministrazione di 204.460,65 euro ottenuto con la somma di cui sopra. (Leggi qui la delibera nr. 2 del consiglio comunale 2015; Appena mezz'ora dopo, esattamente alle ore 11,45 si riunisce la Giunta Comunale per discutere la delibera nr. 47 del 2015, per “riaccertare”, cioè rivedere, i residui attivi e residui passivi che sono parte integrante del bilancio consuntivo discusso, e approvato, mezz’ora prima in consiglio comunale. La Giunta Comunale di Alliste, riunitasi mezz’ora dopo, in pratica prende il bilancio consuntivo del 2014, fatto approvare mezz’ora prima dal Consiglio comunale e lo demolisce. Il trionfalismo di 204.460,54 euro di avanzo si riduce a 79.739,74 (e vedremo, che nella delibera nr. 8 del Consiglio comunale del 15 giugno, si trasformerà addirittura in un disavanzo di 179.735,13 euro). Insomma, per fare un esempio, visto che egli vive questi paragoni come benefici massaggi del suo ego, è come se Marchionne convocasse l’assemblea dei soci della FCA (ex FIAT) e dicesse che il bilancio è più che positivo, poi, liquidati in fretta in furia i soci riunisse il consiglio di amministrazione per dire che: “Quello che ho detto mezz’ora è tutta una bufala. Qui le cose stanno male e (per continuare col canalecionquismo) non è finita qui!” Non siete su SCHERZI A PARTE: questo è quello che è avvenuto nel comune di Alliste nella giornata del 30 aprile 2014 fra le ore 10,15 e le ore 11,45: clinicamente parlando, questo è l’unico caso di schizofrenia amministrativo-contabile che la letteratura medica può acquisire: esporre due risultati del medesimo bilancio nel giro di mezz’ora e, 45 giorni dopo, pena lo scioglimento del consiglio comunale, esporne anche un terzo! Ancora una volta il rovesciamento degli atti amministrativi per rovesciare la realtà: si è, in pratica, "fatto dopo" ciò che logicamente doveva essere "fatto prima". La delibera della Giunta comunale nr. 47 precedere la delibera del Consiglio nr. 2 e non viceversa! In buona sostanza che cosa è successo fra le 10,15 e 11,45 del 30 aprile 2015 nel comune di Alliste? Hanno preso semplicemente atto, a parte altre amenità che hanno usato per confondere le idee, di quanto noi scrivemmo su questo sito il 1° luglio 2014: “RESIDUI ATTIVI – DIRITTI E ISTRUTTORIA ENFITEUSI Fra i crediti da riscuotere (tali sono i residui attivi) da parte del Comune vi è la voce "Diritti e istruttoria enfiteusi", che ammontano a circa unmilione e duecentomila euro. Un bilancio deve essere redatto secondo i tre principi cardine, che sono la chiarezza, la veridicità e la correttezza. (...) Così il legislatore ha voluto eliminare le distorsioni che derivano dalla prassi di iscrivere somme fra le poste attive non corrispondenti a crediti reali. (...) Fra i residui passivi (cioè fra i debiti dell’ente) è iscritta una posta di un milione di euro che destina le somme di cui sopra alla ristrutturazione del fatidico castello di Felline. Ma nemmeno qui vi è alcun atto specifico che ne giustifichi l’iscrizione in bilancio. Non si capisce, infatti, nei confronti di chi dovrebbe esserci questo debito visto che non esiste il debitore. Ma la furberia sta nel fatto che le somme iscritte fra i crediti e quelle iscritte fra i debiti si discostano di circa 150.000,00 euro; giusto l’avanzo di amministrazione esposto e portato a trofeo dall’amministrazione comunale di Alliste. Un artificio contabile, chiaramente in dispregio dei tre requisiti sui quali si deve basare un bilancio (veridicità, chiarezza e correttezza) che riesce a rendere virtuosa un’amministrazione che virtuosa non è.” (Leggi l’articolo: “Bilancio consuntivo 2013: Il rovesciamento dei concenti per non ammettere l'evidenza dei fatti”) In pratica, noi denunciavamo l’artificio grazie al quale l’amministrazione Renna esponeva un avanzo di amministrazione semplicemente mettendo fra i crediti da incassare circa 1.200.000,00 euro come somme da riscuotere, per togliere dalle visure catastali la scritta “livellario Comune di Alliste”, perchè non vi era alcun titolo giuridico valido per questa iscrizione in bilancio. E tutto ciò avveniva con il placet di coloro che i principi contabili li dovrebbero conoscere a menadito e garantire l'esattezza, la correttezza e la veridicità dei dati di bilancio. Da “Amici” di Maria De Filippi, alla “Corrida” di Corrado il passo è breve, infatti, si diceva, “non è finita qui!”. Nella delibera di Consiglio Comunale nr. 8 del 15 giugno 2015, l’amministrazione Renna dichiara in Consiglio comunale che è stato costituito un Fondo per crediti di dubbia esigibilità di 238.615,60 euro. Cioè, l’amministrazione Renna deve ammettere in Consiglio comunale che ci sono delle somme che il Comune di Alliste deve riscuotere di 238.615,60 euro, ma che vi sono fondati motivi per ritenere che questi soldi non saranno mai incassati dalla “virtuosa” amministrazione Renna. Perciò l’avanzo di amministrazione, già rettificato nel giro di mezz’ora da 204mila euro a 79mila euro, deve essere portato a ridurre quel fondo di crediti che difficilmente saranno riscossi. Per cui, alla fine, e giusto in tempo per non vedersi sciogliere il Consiglio comunale, i 204mila euro di avanzo si trasformano in 179.735,15 euro di disavanzo. La legge, essi dicono, consente di ripianare il “buco” in 30 anni. Cioè, fino al 2044 il Comune di Alliste, dovrà accantonare 5.991,17 euro per coprire il disavanzo che l’amministrazione Renna ha creato in circa 10 anni di “virtuosa” gestione della “cosa pubblica”. Ovviamente rimarranno anche le sentenze della Corte dei Conti sullo squilibrio di bilancio, rimarranno la TARI, la TASI, l’IMU, tasse e imposte di cui non è dato di capirne il sistema di calcolo, il “condono ICI” effettuato in barba allo Statuto del Contribuente: insomma nel 2044 ci si ricorderà dell’amministrazione Renna. È un modo come un altro per consegnare il proprio nome alla storia. Ad imperitura memoria perchè i posteri ricordino l'amministrazione Renna! |
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