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Alliste La "profonda discussione" sul bilancio di previsione nel consiglio comunale dl 27 maggio 2016 ... e alla fine Davide ha imparato a leggere le delibere... e vissero tutti felici, costruttivi, unanimi e contenti! 20/6/2016 Campagna elettorale elezioni provinciali del 2009. Io, Renna e Stamerra eravamo candidati nel collegio Alliste-Melissano-Racale. Fu una delle poche volte che mi risparmiai gli insulti di Renna perché, essendo elezioni provinciali, evitai, nei comizi, di parlare della gestione del governo di Alliste. Invece il candidato del PD, Davide Stamerra, essendo Renna sindaco e candidato, lo attaccò su una qualche delibera della giunta comunale. Non ricordo più quale. Ma poco importa, tanto una vale l’altra. Il sindaco Renna, col suo inconfondibile timbro di voce, che non vedeva l’ora di sbeffeggiare qualcuno, dicendo l’esatto opposto di quello che c’era in quella delibera, arringò la folla plaudente offendendo il povero candidato del PD con un “DAAAAVIIIIIDEEEE, DAAAAVIIIIDEEEE LE SAI LEGGEREEEE LE DELIBEREEEE?”. Insomma, uno dei tanti modi che usa, con l’eleganza dialettica che gli è propria, ma che, a differenza dei vestiti, non si compra in un negozio, per dare dell’analfabeta a “DAAAAVIIIIDEEEEE”. Perché è così che lui tratta ogni persona che osa contestare i suoi atti politico-amministrativi, perché vive queste critiche come un’insidia al suo “cupo sogno di gloria”. Ma c’è chi, nonostante gli insulti, gli sfregi, gli schizzi di fango continua a divulgare quello che i documenti dicono; c’è chi, invece, questa capacità non ce l’ha e passa al “Piano B”: quando non puoi combattere il nemico diventa alleato e suo più grande estimatore. Il 27 maggio scorso, in piena campagna elettorale, viene portato in consiglio comunale l’approvazione del Bilancio di previsione 2016. Il Bilancio di previsione, insieme al Bilancio consuntivo, è l’atto più importante di un consiglio comunale. Da quando in Italia c’è la democrazia, anche nel consiglio comunale di Alliste, su questi due argomenti, si discusso per ore, perché il Bilancio di previsione parla della vita dei cittadini amministrati. E ciò accadeva non solo negli anni ’80 e ’90, ma anche negli anni ’50, ’60, 70, nel 2000, nel 2006 e, in parte, anche nella consigliatura 2011-2016. Ancora una volta, quello che dico è riscontrabile sui verbali del consiglio comunale. Ma, d’improvviso, tutto si è sopito nel pensiero unico. Vi riporto integralmente il verbale stenotipato di quanto accaduto nel consiglio comunale del 27 maggio 2016 che, ad occhio e croce, sarà durato 5/6 minuti. Farò i miei commenti dopo, anche se non ce ne sarebbe bisogno: “COMUNE DI ALLISTE CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 MAGGIO 2016 PUNTO 4 O.D.G. Approvazione bilancio di previsione 2016/2018 ed allegati. PRESIDENTE – Prego, Sindaco. SINDACO – Con questa delibera approviamo lo schema di bilancio di previsione 2016/2018. Credo di poter dire che anche per quest’anno, a differenza di quanto si dica nelle piazze, sulla palchi, fra volantini e compagnia bella, potranno tutti vedere come effettivamente non c’è nessun versamento, spargimento di sangue sulla strada. Approviamo un bilancio, così come abbiamo fatto in tutti questi dieci anni, che prevederà e quindi darà garanzia al Comune e all’amministrazione di proseguire anche per il futuro sulla strada che abbiamo intrapreso. Ci siamo opere importanti che stiamo realizzando, che sono state già finanziate e quindi hanno trovato copertura. Per quanto riguarda le tassazioni Imu e tutte le altre, credo di poter dire che sono rimaste tutte invariate. Per cui posso tranquillamente dire che ci congediamo da questo Consiglio, perché è anche l’ultimo, da questa aula consiliare convinti che abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere, convinti che Alliste e Felline e le marine in questi dieci anni hanno avuto sicuramente un risveglio, sicuramente una rinascita e consegniamo alla futura amministrazione un bilancio certamente positivo e ritorniamo a dire e a ripetere quello che si è ripetuto in questi giorni: con un sigillo, che è quello della Corte dei Conti, che non è quello che vogliono raccontare gli altri, ma che è quello approvato. Perché si può salire sui palchi e dire che il Comune di Alliste sta, come altri Comuni, hanno fatto il nome del Comune di Melissano, dicendo che il Comune di Melissano ha 4 milioni di euro di debiti e che per questo gli avrebbero bocciato il piano; noi saremmo paragonati, secondo loro, al deficit che ha lo stato italiano, praticamente metà del debito italiano sarebbe, secondo il loro dire, colpa del Comune di Alliste. Invece abbiamo approvato un piano di rientro, su cui ha messo il sigillo la Corte dei Conti, in cui è previsto che il residuo, i debiti residui, quindi che andremo a suddividere tra il 2017 e il 2018, sono circa 145 mila euro. Se pensiamo a quello che dieci anni fa abbiamo anche ereditato, credo che siamo di gran lunga in positivo. Anche la restituzione dei mutui. Abbiamo ereditato come mutui nel... sta scritto nelle delibere, che non facevamo noi, le hanno fatte sicuramente chi ci ha preceduto, anche come mutui eravamo dinanzi a mutui di circa 4 milioni di euro, oggi siamo a circa 6.800.000,00 ma se consideriamo che tra quei mutui che siamo stati costretti a contrarre, soltanto uno, di € 2.200.000,00, era quello derivante dal crollo della scuola, si può... a questa sciagura ne sono seguite altre, come per esempio il crollo del ponte di Torre Sinfonò, come per esempio gli allagamenti che si verificavano in determinate zone del nostro territorio, se si considera quindi tutto questo, credo che anche sotto quell’aspetto... via Muraglia che era pericolosa, che non esisteva, via Longa che era impraticabile; via Lecce. Erano tutte situazioni di emergenza e di trascuratezza. Abbiamo recuperato, diciamo, zone e le abbiamo riqualificate, che ci permettono di poter dire che abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere e che lasciamo a chi seguirà... io spero e auguro a Renato Rizzo nel prossimo Consiglio di sedere, come sono convinto che sarà, a questo posto, e quindi sono convinto di lasciare una eredità sicuramente e certamente positiva. Altri interventi abbiamo previsto in questo bilancio, che partono dalla rigenerazione, appunto, di Torre Sinfonò, alla rigenerazione della piazzetta della località Cisternella, dove i lavori sono stati avviati e dove oggi si terrà la manifestazione con l’amministrazione di inaugurazione di questo inizio lavori, le scuole di Felline, i 700.000,00 € per creare un unico plesso, i quattro appartamenti alloggi a Felline, e abbiamo anche previsto, per quanto riguarda il comparto 5 del Comune di Alliste, quindi il comparto che sta sulla zona via Beccaria, via Vecchia Gallipoli, abbiamo previsto anche delle somme per creare degli interventi, perché anche lì si trascinavano situazione che derivavano dagli anni 90. E quindi, grazie all’intervento degli assessori Rizzo e Venneri, che si sono occupati e che stanno curando, insieme agli uffici tecnici, la cessione di alcune aree da parte dei privati, credo che si è arrivati al punto di poter dire che (e quindi l’abbiamo programmata) l’apertura di via Beccaria su via Vecchia Gallipoli, e questo creerà anche le condizioni per poter creare dei sottoservizi, e quindi anche interventi di pubblica illuminazione, spostamento di reti infrastrutturali, come i cavi di alta tensione. Insomma, tutto questo è scritto nel nuovo programma, e quindi in questo nuovo bilancio. Un ringraziamento a tutti, agli uffici... mi ripeterei perché lo abbiamo già fatto l’altra volta, lo abbiamo detto pubblicamente in piazza domenica scorsa: un ringraziamento ai responsabili di servizio e agli uffici che si sono adoperati per perseguire l’obiettivo di amministrazione. È stato un confronto sicuramente e una collaborazione certamente proficua. Forse non sono mancati i momenti di tensione, i momenti in cui il dibattito, anche non soltanto interno politico tra di noi, ma anche con gli uffici magari ci sono stati momenti in cui si è acceso. Ma credo di poter dire che è sempre stato fatto per un unico fine, che era, appunto, quello di cercare, ognuno dalla sua parte, di portare e di far progredire il paese. E questo è accaduto con gli uffici, ai quali chiedo, oltre a questo ringraziamento, scusa se in qualche momento c’è stato un attimo di tensione. Grazie a tutti e chiedo l’approvazione del bilancio. PRESIDENTE – Prego, consigliere Stamerra. CONSIGLIERE STAMERRA – Prima dell’approvazione, io volevo porgere il mio saluto a questo Consiglio. Come sapete tutti quanti, questo è l’ultimo Consiglio che mi vede seduto qui tra i banchi, non sono candidato alle prossime amministrative, e quindi volevo fare un breve saluto a tutti quanti voi, facendo un excursus molto breve su questi cinque che ci hanno visto presenti in questo Consiglio. Certo, con un po’ di emozione dico questo: sono passati cinque anni dal maggio 2011, quando, dopo una campagna elettorale vissuta anche per alcuni tratti non bene, siamo stati deputati a rappresentare i nostri cittadini sui banchi dell’opposizione io e il mio amico Daniele Fersini, che è qui accanto a me. Cosa abbiamo fatto in questi anni? Quando abbiamo dovuto combattere alcune situazioni, lo abbiamo fatto; quando, invece, abbiamo dovuto collaborare su quello che è stato implementato da questo Consiglio comunale, anche quello lo abbiamo fatto. Questo lo abbiamo fatto io e Daniele proprio per scelta di una concezione politica matura con i tempi, nel senso che oggi pensiamo che comunque tra maggioranza e opposizione in Consiglio comunale comunque è doveroso che ci sia anche quel pizzico di collaborazione affinché il paese e la cittadinanza progredisca. Perché? Perché se vano a fare un bilancio personale, di questi cinque anni, io devo dare atto effettivamente alla maggioranza uscente che, nonostante tutte le difficoltà che si sono vissute e che tra l’altro ricordava il Sindaco, Antonio Renna, proprio ieri seri in quel di Felline nel vostro Comizio, al quale io ero presente, comunque la vostra squadra è stata una squadra che ha saputo fare andare avanti proprio paese. Se noi pensiamo che fino a cinque anni fa comunque i trasferimenti statali erano, se non sbaglio, il quadruplo di quello che riceviamo oggi, questo fa onore all’attività svolta in questi anni da parte vostra. È chiaro, come diceva poc’anzi il Sindaco, non sono mancati dei momenti di tensione, anche degli errori, perché io sono dell’idea che chi fa può sbagliare, chi non fa nulla è chiaro che non sbaglia mai. E in quest’ottica, ripeto, abbiamo anche vissuto, come voi sapete, siete stati testimoni, anche delle tensioni importanti con l’altra parte dell’opposizione, che sinceramente non vediamo da un po’ di tempo qui in Consiglio comunale. Perché? Perché radicati in quell’ottica politica figlia degli anni 80 – 90, dove a prescindere comunque si doveva criticare, senza nemmeno andare a vedere o analizzare gli atti che venivano implementati dall’altra parte della barricata. Noi abbiamo scelto di fare un altro percorso. Oggi siamo qui, ripeto, ai titoli di coda, per quanto mi riguarda. Auguro, ovviamente, a tutti voi un ottimo proseguo nei prossimi anni, a chi si ripresenterà ed ovviamente all’assessore Rizzo gli auguri per una pronta rielezione e una nuova gestione di questo paese; ai colleghi che non ci saranno più presenti, tanti saluti e grazie ancora a voi perché questi anni sono servizi sicuramente a migliorare. Quindi, io me ne vado a casa con il mio zainetto pieno di ricordi e di tanti insegnamenti ricevuti, ripeto, da parte vostra. Ringrazio tutti quanti, anche gli uffici per la loro disponibilità ogni volta che sono stati interpellati. Grazie infinite ancora e, ripeto, buon proseguimento a tutti quanti. PRESIDENTE – Anche io ringrazio tutti per questi cinque anni come Presidente del Consiglio comunale, sono stati pure per me anni intensi e carichi di responsabilità. Questo è l’ultimo Consiglio comunale di questa legislatura, approviamo l’ultimo punto, se non ci sono altri interventi. Chi è favorevole? VOTAZIONE UNANIMITÀ DEI PRESENTI PRESIDENTE – Per l’immediata eseguibilità? VOTAZIONE UNANIMITÀ DEI PRESENTI PRESIDENTE – Auguri a tutti.” 000 Un consiglio comunale surreale dove, d'emblée, si liquida la manovra fiscale (cioè le tasse e imposte comunali che devono pagare i cittadini) con un’auto-assoluzione “l’IMU e le altre (sic!) sono rimaste invariate”, omette il sindaco di dire al massimo. Ma ciò che viene de-rubricato fra “le altre” sono: la TARIFFA RIFIUTI (TARI), la TASSA SUI SERVIVI INDIVISIBILI (TASI) e l’ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. Inoltre, il sindaco in carica si dice contento del fatto che la Corte dei conti abbia posto il suo sigillo sul “piano di rientro”, che, secondo lui, sarebbe la prova provata che gli altri dicono delle fesserie. Egli sovverte in senso positivo tutta negatività della locuzione “piano di rientro”. Il “piano di rientro” dal debito viene chiesto dal creditore quando è ormai chiaro che il debitore non riesce a fare contemporaneamente due cose: comprarsi il pane per mangiare e onorare i debiti che ha fatto per comprarsi la fuoriserie, costruirsi la villa con piscina, comprare l’ultimo telefonino alla moda, per esempio. Per questo, il creditore mette in mora il debitore e gli chiede di sottoscrivere delle cambiali che, se protestate, diventeranno titolo esecutivo per aggredire il suo patrimonio per vedere soddisfatti i suoi crediti. Insomma il “Piano di rientro” è quello che precede il “fallimento”: o paghi o ti vendo il patrimonio. Ovviamente, nel resoconto delle deliberazioni della Corte dei conti lui, Renna, si presenta in modo più dimesso. E' nel consiglio comunale che travolge la realtà dei fatti. Poi liquida il discorso (mai così breve) sul bilancio di previsione con qualche auto-celbrativa amenità. Ma, in quel consiglio, la ciliegina sulla torta la mette il consigliere DAAAAVIIIIIDEEEE Stamerra, leader dell’opposizione costruttiva che, fra il 2011 e il 2106, è rimasto folgorato sulla strada di Lapponia. Lui si incarica di sputare l’ultima goccia di veleno, l’ultimo schizzo di fango, mentre si discuteva del bilancio di previsione, su professionisti e lavoratori precari che non hanno mai chiesto niente a nessuno. Anzi, il lavoratore precario ha sdegnosamente rifiutato la nomina di scrutatore in due turni elettorali (17 aprile e 5 giugno) per il proprio figlio. Bé, grazie Compagne e Compagni, anche grazie a voi posso dire: “Non siamo tutti uguali”. Ma analizziamo l’intervento del Consigliere Stamerra, che chiese la destituzione dalla carica di consigliere della nostra consigliera che, nel 2011, si presentò candidata sindaco nella lista in cui Stamerra Davide si candidò come consigliere, ma non prima di essere stato invitato da SEL ad accettare l’incarico di candidato sindaco. Egli ritorna sul fatto delle assenze del Gruppo SEL in consiglio comunale. Il sindaco uscente, (rientrato sotto le mentite spoglie di super assessore) poiché non è così fesso, non ha fatto cenno alla questione della decadenza. Perché? Ma perché i fatti, accertati dalle trascrizioni dei verbali dei consigli comunali e, per quanto non trascritto – chissà perchè?- da testimonianze dei presenti e da articoli scritti su questo sito a tempo debito, raccontano la vera versione degli accadimenti. Vi fu un primo consiglio comunale in cui si discusse della decadenza della nostra Consigliera. Per la prima e unica volta, il consigliere Stamerra si presentò con un intervento scritto chiedendo che fosse dato il benservito alla nostra consigliera. Poi prese la parola il sindaco, per dare l’interpretazione autentica della richiesta del consigliere Stamerra. Questi, come al solito, si prodigò in una delle performance che meglio gli riescono, offese a destra e a manca, che riguardavano le loro persone, non l’agire politico dei consiglieri di SEL. E qui successe la scena più brutta che le pareti dell’aula consigliare ricordino. Dopo quell'incredibile scena, provocata dalle parole venefiche del sindaco, il consigliere Colaci prese il microfono e chiese alla segretaria comunale di mettere a verbale che il gruppo SEL si dimetteva dal consiglio. Ma questa richiesta non fu né verbalizzata dalla segretaria ma nemmeno riportata sul resoconto stenotipato e il consiglio si sciolse. Qualche tempo dopo, si ritornò in argomento. In aula vi era tutta la maggioranza, per il PD solo Stamerra (Fersini assente) e il gruppo SEL. Al momento del voto sulla decadenza i consiglieri di SEL abbandonarono l’aula, chiedendo che fosse il resto del consiglio a decidere. Il consiglio, su richiesta dell'allora capogruppo di "progetto città" fu interrotto per dieci minuti. La maggioranza si riunì in "camera caritatis" per decidere la nuova strategia di voto, dopo la corretta, ma inaspettata, decisione dei consiglieri di SEL di non partecipare al voto. Il sindaco chiese espressamente alla maggioranza di votare tutti allo stesso modo, anche nel segreto dell’urna. Dall’urna uscì un solo voto favorevole alla decadenza, mentre 7 voti furono per la non decadenza. In quel momento, nel consiglio vie erano 7 consiglieri di maggioranza e uno (Stamerra) dell'opposizione costruttiva: fate un po' voi!. Stamerra uscì dall’aula visibilmente incazzato, dicendo qualcosa che somigliava a “non erano questi gli accordi”. (leggi qui l'articolo su quel consiglio pubblicato a suo tempo su questo sito) Perché non furono verbalizzate e quindi accettate le dimissioni del gruppo SEL date nel primo consiglio? Eppure a subentrare sarebbero stati due componenti in quota PD, che potevano rafforzare il drappello dell’opposizione costruttiva. Ma come si vede, perfino nell’ultimo consiglio del 2016, perfino mentre si approva il bilancio di previsione, Stamerra non ha perso l’occasione di sputare la sua ultima goccia di veleno, il suo ultimo schizzo di fango. Comunque, dopo tutte queste manfrine, la mancata partecipazione ai consigli comunali del gruppo SEL fu decretata da una decisione del partito, perché in questi dieci anni il consiglio comunale lo hanno ridotto ad una fossa dei leoni. Poi si catapulta nel più improbabile dei discorsi: i trasferimenti di fondi da parte dello stato che, secondo lui, cinque anni fa erano il quadruplo di quelli attuali, assolvendo, per questa via, le responsabilità dell'amministrazione Renna sullo stato catastrofico delle finanze del Comune di Alliste. Un’ultima notazione sull’intervento di Stamerra, che se non fosse scritto sarebbe incredibile. Egli fa una di quelle sviolinate alla maggioranza Renna che credo abbia persino imbarazzato coloro che l’hanno ricevuta. Poi augura una “pronta rielezione”(!?) al Geom. Rizzo. Cosa significa? Ai malati si dice, con gergo dialettale, “ti auguro una pronta GUARIGIONE”, per dire una “guarigione veloce”. Ma l’elezione “pronta” non l’ho mai sentita, perché è il Ministero degli interni che decide la data delle elezioni, quindi, nel turno unico l’elezione avviene nel giorno fissato e non può essere più “pronta” di quello che è. L’impressione che si ricava da questa “profonda discussione” sul Bilancio di previsione è che, alla fine, DAAAAVIIIIIDEEEEEE ha imparato a leggere le delibere della giunta e le determine dei dirigenti. Ce n’è per tutti, basta stare buoni, essere servili. Qualche mollica cadrà dalla tavola del ricco epulone |
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